Questa novena si recita per chiedere una grazia e risolvere un caso disperato. Se avete un’immagine della Santissima Vergine del Rosario di Pompei, accendetegli davanti un lumino prima di iniziare la vostra preghiera.
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O Dio, vieni presto a salvarmi.
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O Signore, vieni presto in mio aiuto.
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Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
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O Vergine immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di fede morta e di empietà trionfante, hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull’antica terra di Pompei, soggiorno di morti pagani. E da quel luogo, dove erano adorati idoli e demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi per tutto il mondo i tesori delle celesti misericordie. Deh! da quel trono dove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benevoli, e abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mostrati anche a me come Maria di Misericordia: “Monstra te esse Matrem “; mentre io con tutto il cuore ti saluto e ti invoco, mia Sovrana e Regina del santissimo Rosario.
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Salve o Regina Madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza nostra, salve. A te ricorriamo esuli figli di Eva: a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.
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Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l’anima mia ti venera tra i gemiti e gli affanni che l’opprimono oltre misura. In queste angustie e agitazioni in cui mi trovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri e abbandonati contadini. Ed in questo luogo, dirimpetto alla città e all’anfiteatro dei gentileschi piaceri, ove regna silenzio e rovina, Tu, come Regina della Vittoria, hai levato la tua voce potente per chiamare da ogni parte dell’Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigervi un tempio. Deh! muoviti alfine a pietà di quest’anima mia che giace avvilita nel fango. Miserere di me, o Signora, miserere di me che sono oltremodo ripiena di miserie e umiliazioni. Tu che sei lo sterminio dei demoni, difendimi da questi nemici che mi assediano; Tu, che sei l’Aiuto dei cristiani, levami da queste tribolazioni in cui verso miseramente. Tu, che sei la Vita nostra, trionfa sulla morte che minaccia l’anima mia nei tanti pericoli a cui si trova esposta; ridonami, ti prego, la pace, la tranquillità, l’amore e la salute.
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Salve o Regina…
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Ah! il sentire che tanti sono stati da Te beneficiati solo perché sono ricorsi a te con fede, m’infonde novella lena e coraggio d’invocarti a mio soccorso. Tu già promettesti a San Domenico che chi vuol grazie, col tuo Rosario le ottiene; e io, col tuo rosario in mano, ti chiamo, o Madre, all’osservanza delle tue materne promesse. Anzi Tu stessa hai compiuto continui prodigi per spingere i tuoi figli ad edificarti un tempio a Pompei, Tu dunque vuoi tergere le nostre lacrime, lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede ti chiamo e t’invoco: Madre mia!… Madre cara!… Madre bella!… Madre dolcissima, aiutami Madre, e Regina del Santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendere la tua mano potente per salvarmi; perché un ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.
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Salve o Regina…
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E, a chi mai potrò io ricorrere se non a Te, che sei il sollievo dei miserabili, il conforto degli abbandonati, la consolazione degli afflitti? Oh!, te lo confesso, l’anima mia è miserabile, gravata da enormi colpe, merita di andare nell’inferno, indegna di ricevere grazie. Ma non sei Tu la grande Speranza di chi dispera, la grande Mediatrice tra l’uomo e Dio, potente nostra Avvocata presso il trono dell’Altissimo, il Rifugio dei peccatori? Deh! solo che Tu dica una parola a mio favore al tuo Figliolo, ed Egli Ti esaudirà. Chiedegli dunque, o Madre, questa grazia di cui ho tanto bisogno (si domandi la grazia che si vuole), Tu sola puoi ottenerla: Tu che sei l’unica speranza mia, la mia consolazione, la dolcezza di tutta la mia vita. Così spero, così sia.
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Salve o Regina…
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O Vergine e Regina del Santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre celeste, la Madre del Figliolo divino, la Sposa dello Spirito Santo; Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia che mi è proprio necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna (si esponga la grazia che si desidera). Te lo domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per le tue gioie, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando per il Cuore del tuo Gesù, per quei nove mesi che Lo portaste nel seno, per gli stenti della sua vita, per l’acerba sua passione, per la sua morte in Croce, per il Nome suo santissimo, per il suo preziosissimo sangue. Te la domando infine per il Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del Mare, Signora Potente, Madre di dolore, Porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In te confido, da Te spero, Tu mi devi salvare. Amen.
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Salve o Regina…